Domenica 2 ottobre sul Sentierone il Comitato provinciale per l’abolizione delle barriere architettoniche e il Festival In necessità virtù, in collaborazione con atleti e istruttori bergamaschi di parkour, scendono in campo per la Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
La giornata vedrà coinvolti gli atleti di parkour, le persone con disabilità, ma anche tutti i cittadini interessati, con un unico motto: provare a superare gli ostacoli per andare oltre le barriere. L’obiettivo è quello di spiegare che le barriere architettoniche riguardano tutti e per superarle è necessario l’impegno di tutti.
Il ritrovo è previsto alle ore 15.00 in piazza Pontida, da dove partirà un corteo che coinvolgerà associazioni e singoli cittadini e raggiungerà Piazza Matteotti (angolo via Crispi) dove i parkouristi e tutti coloro che vorranno sperimentarsi proveranno a superare gli ostacoli e andare oltre le barriere.
Il luogo, davanti al Comune di Bergamo, e la data dell’evento non sono stati scelti a caso: a partire dal 2003, infatti, è stata istituita dal Governo la “Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche” che si tiene la prima domenica di ottobre di ogni anno. In tale giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, “assumono, nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative volte a informare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati all’esistenza delle barriere architettoniche; sostengono altresì azioni concrete per favorire l’integrazione delle persone in situazione di disabilità, degli anziani e di quanti comunque limitati nella mobilità”. Data e luogo, quindi, sono significativi per ricordare anche alle istituzioni e agli enti locali la necessità del loro impegno per l’abbattimento delle barriere, architettoniche e non solo.
Visita il sito del Comitato Provinciale per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Il Comitato provinciale bergamasco per l’abolizione delle barriere architettoniche è attivo dal 1986. Si ispira a quanto sancito dall’art. 3 della Carta Costituzionale: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Non ci si occupa, dunque, solo di persone con disabilità, ma di chiunque possa essere limitato o impedito nella propria libertà di movimento dalla presenza di barriere architettoniche e localizzative: anziani, cardiopatici, donne in gravidanza, genitori con bambini in passeggino, ma anche persone momentaneamente ingessate o semplicemente … con il mal di schiena!
A testimonianza della “trasversalità” del problema delle barriere, il Comitato è composto da una quindicina di gruppi e di associazioni della più diversa estrazione: persone con disabilità, giovani e anziani, associazioni di volontariato e gruppi culturali, organizzazioni sindacali ed esperti del settore. La PHB è da anni membro del Comitato, a testimonianza del fatto che la sua attività punta non solo all’autonomia delle persone disabili ma anche alla sensibilizzazione verso la città in cui le persone vivono, che deve essere a misura di tutti.