Un’importante alleanza è stata siglata tra l’Accademia dello Sport e della Solidarietà, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII e il CSI Bergamo, con un solo obiettivo: lo sport al servizio della disabilità; lo sport che apre le porte alla fragilità e alla disabilità non per un evento particolare, ma per l’attività del quotidiano. Un progetto meraviglioso, di grande valore etico, accolto da autorità civili e religiose, ma soprattutto dalle famiglie delle persone con fragilità, con gioia provocata dalla speranza di un nuovo corso sociale.
L’Accademia dello Sport per la Solidarietà, è un ente associativo impegnato da 39 anni nell’organizzazione di eventi benefici, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno delle associazioni del territorio bergamasco, e nella sua storia ha raggiunto il traguardo di un milione di Euro raccolti e distribuiti alle associazioni. In occasione di questo traguardo, ha scelto nel 2015 di sperimentarsi in una serie di progetti molto speciali, tutti dedicati all’apertura sportiva verso i disabili. Verso tutte le forme di disabilità, da quella genetica a quella da malattia, a quella acquisita magari per incidente. Ne è nato un complesso di progetti di alto profilo, sostenuti da enti e realtà bergamasche da tempo impegnate nel settore che, legati da un unico filo progettuale, formano una solida catena di solidarietà scientificamente e culturalmente ben costruite.
Clicca qui per vedere la presentazione del Progetto
La PHB, insieme alle altre realtà sportive bergamasche (SBS Special Bergamo Sport e A.S.D. Omero Runners) è parte attiva di questo progetto, che oltre a fornire risorse economiche per l’incentivazione e la promozione delle attività sportive in essere nella nostra associazione, prevede uno studio sperimentale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sui ragazzi disabili che praticano già o stanno per avviare la pratica sportiva. Lo studio ha l’obiettivo di monitorare il miglioramento psico-fisico dell’atleta disabile determinato dall’attività sportiva praticata, attraverso lo studio dei comportamenti di alcuni dei ragazzi delle nostre squadre di nuoto agonistico e di alcuni utenti del corso di nuoto acquaticità.
Clicca qui per vedere la pagina di presentazione del progetto sul Corriere della Sera
Riportiamo qui il progetto presentato dalla nostra associazione, incentrato in particolare sulla promozione del nuoto amatoriale e della sua espressione principe in PHB, ossia il corso di acquaticità, da sempre uno dei punti forti della nostra attività.
La finalità del progetto
Il progetto 2015/2016 sviluppato in collaborazione con l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, ha come finalità principale la promozione dello nuoto amatoriale per persone con disabilità. Il nuoto da sempre rappresenta uno degli ambienti più idonei e fruibili sia per la riabilitazione terapeutica sia per l’attività ludico/ricreativa per persone con disabilità fisica e/o intellettiva. Il passaggio dalla riabilitazione o dalla pratica amatoriale a quella sportiva è spesso automatico e naturale ed in molti casi, grazie a PHB, si arriva alla formazione di atleti di alto livello sportivo. PHB crede fortemente nella promozione del nuoto per disabili attraverso l’integrazione della pratica sportiva con normodotati. In tal senso PHB organizza diverse manifestazioni sportive e corsi di acquaticità in cui disabili e normodotati nuotano insieme. Il progetto si basa sulla disponibilità di un nutrito gruppo di volontari (oltre 50) che mettono a disposizione il loro tempo per garantire un efficace contributo alla buona riuscita delle attività.
Descrizione del progetto
L’attività principale da parte di PHB consiste nell’organizzazione un corso di acquaticità per persone con disabilità fisica ed intellettiva che si svolge ogni sabato presso le piscine Italcementi di Bergamo da ottobre 2015 a maggio 2016 dalle ore 14.30 alle ore 15.30. Il corso, gestito completamente da volontari PHB, ha la finalità di avviare alla pratica del nuoto, con costanza e determinazione, al fine di migliorare le abilità motorie di base, costruire un percorso di autonomia, fiducia di sé e confronto con i coetanei nel rispetto di se stessi e degli altri. Il progetto intende coinvolgere circa 70 disabili, di cui circa 30 minorenni. Proprio per attirare l’interesse dei più giovani, PHB intende focalizzare l’attenzione nelle scuole, negli oratori e nei gruppi di giovani. L’attività promozionale viene sviluppata anche attraverso l’organizzazione di giornate promozionali, in cui chiunque sia interessato può provare direttamente in acqua.